Illustrissimo Signor Sindaco
del Comune di Clusone
OPPOSIZIONE ALLA
DELIBERA N° 62 DEL 31/10/2013: ADOZIONE VARIANTE AL PROGRAMMA INTEGRATO DI
INTERVENTO DENOMINATO COMPARTO VALFLESH- MODIFICA CONVENZIONALE FINALIZZATA
ALLA RIDETERMINAZIONE DELLO STANDARD QUALITATIVO.
L’Amministrazione
Comunale, con la delibera in oggetto, propone di adottare una variante al
P.I.I. denominato “Comparto Valflesh”,
approvato con delibera in data 16/03/2010, per modificare in modo
sostanziale la convenzione urbanistica dello stesso. La modifica prevede, tra
l’altro, segnatamente, di impiegare le
risorse generate dal conferimento degli standards qualitativi “nella ristrutturazione o realizzazione di
strutture o edifici”, che l’Amministrazione dovrà indicare entro dodici mesi.
Gli standards dovuti ammontano circa ad
€ 2.000.000
Vengono così dirottate una parte delle risorse
destinate alla realizzazione dell’importante opera pubblica relativa alla
costruzione del Palazzetto dello Sport Polifunzionale.
Non a caso, gli standards
qualitativi del P.I.I. “Comparto Valflesh” erano destinati, unitamente a quelli
relativi ai P.I.I. “Area Ex cinema Mirage” e “Collina San Giorgio”, alla
realizzazione di un palazzetto dello sport. Per tale finalità, i tre operatori
interessati avevano costituito un consorzio con atto del notaio Alberto Maria
Ciambella del 18-19 novembre 2009. L’Amministrazione Comunale, a sua volta, per
concretizzare la realizzazione di tale struttura, aveva approvato, con delibera di Giunta Comunale N°
114 del 09/09/2009, il progetto dell’opera stessa della quale aveva individuato
anche l’ubicazione e la giacitura su un’area adiacente al Centro Sportivo in
località “Prati Mini” appositamente acquistata, per tale univoco scopo, dalla
Comunità Montana Valle Seriana Superiore in data 12 marzo 2007.
Il corrispettivo
versato dal Comune per l’acquisizione di detta area, di circa mq 8.750,00, è stato pari ad € 262.500,00 più
le spese di trasferimento (registro e notaio) e, tra gli accordi contrattuali
assunti dal Comune nell’ambito della stipula della Convenzione per la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport,
vi è, tra gli altri, quello che, ai sensi dell’art. 7 della convenzione stessa,
prevede: “Il comune di Clusone s’impegna
alla realizzazione della presente convenzione entro il termine dei cinque anni
dalla sottoscrizione della stessa. La mancata realizzazione del Palazzetto
dello Sport da parte del comune di
Clusone comporterà il vincolo perpetuo
ad uso sportivo delle aree di cui all’art. 2“.
Il comune di
Clusone è notoriamente privo di una ricettività sportiva in quanto le strutture
presenti non sono in grado di accogliere le diverse associazioni operanti sul
territorio comunale e di ospitare manifestazioni sportive ufficiali e non. Le attuali strutture sul territorio comunale sono:
* Palestre di
proprietà della Provincia di Bergamo:
- Palazzetto
dell’Istituto Fantoni per il cui utilizzo le associazioni sono tenute al
pagamento di tariffe orarie particolarmente onerose e che non offre adeguata
sistemazione al pubblico che intende seguire gli eventi ospitati. Inoltre
presenta, a pochi anni dalla realizzazione, la necessità di continui interventi
di manutenzione.
- Palestra
dell’Istituto Fantoni anch’essa concessa a titolo particolarmente oneroso, non
è omologata ad ospitare manifestazioni di campionati sportivi ufficiali e
presenta notevoli problematiche all’impianto di riscaldamento oltre a richiedere
interventi di riqualifica degli impianti e delle attrezzature che sono al
momento inadatti alla pratica dell’allenamento.
* Palestra
presso il Patronato San Vincenzo, richiede anch’essa interventi di manutenzione
dell’area di gioco e presenta condizioni del sistema di riscaldamento
particolarmente inefficaci e fatiscenti a tal punto di aver costretto alcune
società alla sospensione degli allenamenti.
* Palestra
dell’Istituto Rezzara, presenta la stessa impossibilità di utilizzo ufficiale
essendo l’omologazione incompatibile con le sue modeste dimensioni.
* Palestra delle
scuole medie, attualmente l’unica di proprietà comunale, che sempre a causa
delle dimensioni, non può essere omologata per l’utilizzo in manifestazioni
sportive ufficiali.
Il comune di
Clusone è notoriamente privo di una ricettività sportiva in quanto le strutture
presenti non sono in grado di accogliere le diverse associazioni operanti sul
territorio comunale e di ospitare manifestazioni sportive ufficiali e non. Le attuali strutture sul territorio comunale sono:
* Palestre di
proprietà della Provincia di Bergamo:
- Palazzetto
dell’Istituto Fantoni per il cui utilizzo le associazioni sono tenute al
pagamento di tariffe orarie particolarmente onerose e che non offre adeguata
sistemazione al pubblico che intende seguire gli eventi ospitati. Inoltre
presenta, a pochi anni dalla realizzazione, la necessità di continui interventi
di manutenzione.
- Palestra
dell’Istituto Fantoni anch’essa concessa a titolo particolarmente oneroso, non
è omologata ad ospitare manifestazioni di campionati sportivi ufficiali e
presenta notevoli problematiche all’impianto di riscaldamento oltre a
richiedere interventi di riqualifica degli impianti e delle attrezzature che
sono al momento inadatti alla pratica dell’allenamento.
* Palestra
presso il Patronato San Vincenzo, richiede anch’essa interventi di manutenzione
dell’area di gioco e presenta condizioni del sistema di riscaldamento
particolarmente inefficaci e fatiscenti a tal punto di aver costretto alcune
società alla sospensione degli allenamenti.
* Palestra
dell’Istituto Rezzara, presenta la stessa impossibilità di utilizzo ufficiale
essendo l’omologazione incompatibile con le sue modeste dimensioni.
* Palestra delle
scuole medie, di proprietà comunale, che sempre a causa delle dimensioni, non
può essere omologata per l’utilizzo in manifestazioni sportive ufficiali.
L’obiettivo
della realizzazione di un centro sportivo multifunzionale di proprietà comunale
riveste carattere strategico in relazione alla natura e alla vocazione della
comunità clusonese: la più numerosa dell’intera alta valle di cui costituisce,
da sempre, il naturale capoluogo e punto avanzato di riferimento civile,
commerciale, industriale, di erogazione di servizi sovra comunali e di accesso
a progetti e strutture educative, formative e di intrattenimento. Alcune
comunità del nostro comprensorio hanno già risolto da anni questo problema
dotandosi di impianti perfettamente
funzionanti (Rovetta, Castione della Presolana e, sull’asta del serio, Villa
d’Ogna, Ardesio, Valbondione, Valgoglio etc). Lo sport, l’educazione e la
cultura, sono parti di un “unicum”, organi di un corpo unitario: la nostra
città e la nostra comunità. Non sono meno attuali, utili o efficaci dei servizi
socio-sanitari con i quali vanno ad interagire in un sistema di “welfare” che
pone le sue fondamenta sul benessere delle persone e sullo sviluppo di una
salutare convivenza di comunità. Queste parti rivestono uguale rilievo e sono
analogamente irrinunciabili. Una struttura sportiva polivalente concorre a
concretizzare un progetto di “benessere” nel senso più puro del termine, quale
elemento di coesione per la cittadinanza; un nuovo “laboratorio” che possa realizzare
una rilevante opportunità di crescita sociale e culturale per la nostra città.
Lo sport odierno
si qualifica come un fenomeno socio-economico di primaria importanza, essendo riconosciuto
come uno dei più efficaci strumenti educativi e formativi che favoriscono
l’integrazione e la solidarietà, poiché capace di osservare attentamente le
nuove generazioni e contemporaneamente rivolgersi all’età matura.
In tali
prospettive si inquadra l’esigenza di una struttura sportiva polivalente la
quale possa offrire spazi ed occasioni di tipo:
-
sportivo generalmente
inteso: utilizzo da parte delle diverse associazioni sportive territoriali etc;
-
educativo:
promozione di stili di vita sani, incontri
ed iniziative su svariati temi quali, ad esempio, l’educazione civica etc;
-
culturale
e creativo: corsi, spettacoli ed approfondimenti su musica, danza, arte etc;
-
formativo: corsi di sport, serate di approfondimento scientifico etc;
-
turistico: eventi ed iniziative di promozione turistica
di richiamo quanto meno regionale etc;
-
informativo: organizzazione, ad esempio, di giornate di orientamento
scolastico o sulle opportunità legate al mondo del lavoro in cui si incontrino
sinergicamente domanda e offerta etc;
-
altro.
Soddisfare tale esigenza significa
scommettere sull’educazione, sulla salute e sulla cultura dei giovani e della
società civile generalmente intesa. Abbiamo bisogno di edificare conoscenza,
investire sui luoghi della produzione culturale e della formazione sportiva e
non.
Di fronte a
questi benefici di carattere civico e di sviluppo sociale, gli argomenti che
poco sommessamente vengono uditi in pubblici dibattiti relativi ai costi futuri
di mantenimento e gestione della struttura in esame, sono del tutto fuorvianti.
Non a caso tutte le strutture sociali e quelle che erogano servizi pubblici
hanno naturalmente dei costi: le scuole di tutti i gradi costano così pure gli
ospedali, gli asili nido, le scuole materne etc. Non è escluso, per altro, che
un’attenta gestione di un complesso, ben progettato e bene costruito, possa
generare sufficienti redditi che siano idonei al suo mantenimento e alla sua
conservazione, come è già risultato in numerose realtà anche prossime.
In luogo della cancellazione tout court dell’iniziativa del consorzio
cui erano legati i tre P.I.I. già convenzionati, si doveva pensare di costruire
l’opera in argomento, se mai in diverse fasi temporali: si poteva
“spacchettare” l’opera e prevederne la sua costruzione a blocchi o a moduli e
non sciogliere il consorzio deputato alla sua realizzazione.
In relazione a
quanto precede i sottoscritti,
SI OPPONGONO
Alla delibera N° 62 del 31/10/2013, avente ad oggetto l’adozione di variante al
Programma Integrato di Intervento denominato Comparto Valflesh - modifica
convenzionale finalizzata alla rideterminazione dello standard qualitativo.
e pertanto
CHIEDONO
che l’Onorevole Consiglio Comunale
provveda alla sua revoca.
Distinti saluti
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