sabato 14 dicembre 2013

Opposizione alla delibera di adozione della variante al P.I.I. "Area ex cinema Mirage"



Illustrissimo Signor Sindaco
del Comune di Clusone


OPPOSIZIONE ALLA DELIBERA N° 61 DEL 31/10/2013: ADOZIONE VARIANTE AL PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO DENOMINATO “AREA EX CINEMA MIRAGE”


L’Amministrazione Comunale, con la delibera in oggetto, propone di adottare una variante al P.I.I. denominato “Area ex cinema Mirage”, già approvato con delibera in data 27/11/2009 per modificare, per sommi capi la parte progettuale e significativamente la convenzione urbanistica dello stesso. La modifica sostanziale della convenzione in parola prevede, segnatamente, la sistemazione dell’intero asse urbano di Viale Gusmini. Vengono così dirottati gli standards urbanistici qualitativi che invece erano destinati alla realizzazione dell’importante opera pubblica relativa alla costruzione del Palazzetto dello Sport Polifunzionale.

Non a caso, gli standards qualitativi del P.I.I. “Area Ex cinema Mirage” erano destinati, unitamente a quelli relativi ai P.I.I.“Comparto Valflesh” e “Collina San Giorgio”, alla realizzazione di un palazzetto dello sport. Per tale finalità, i tre operatori interessati avevano costituito un consorzio con atto del notaio Alberto Maria Ciambella del 18-19 novembre 2009. L’Amministrazione Comunale, a sua volta, per concretizzare la realizzazione di tale struttura, aveva  approvato, con delibera di Giunta Comunale N° 114 del 09/09/2009, il progetto dell’opera stessa della quale aveva individuato anche l’ubicazione e la giacitura su un’area adiacente al Centro Sportivo in località “Prati Mini” appositamente acquistata, per tale univoco scopo, dalla Comunità Montana Valle Seriana Superiore in data 12 marzo 2007.
Il corrispettivo versato dal Comune per l’acquisizione di detta area, di circa  mq 8.750,00, è stato pari ad € 262.500,00 più le spese di trasferimento (registro e notaio) e, tra gli accordi contrattuali assunti dal Comune nell’ambito della stipula della Convenzione per la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport, vi è, tra gli altri, quello che, ai sensi dell’art. 7 della convenzione stessa, prevede: “Il comune di Clusone s’impegna alla realizzazione della presente convenzione entro il termine dei cinque anni dalla sottoscrizione della stessa. La mancata realizzazione del Palazzetto dello Sport  da parte del comune di Clusone  comporterà il vincolo perpetuo ad uso sportivo delle aree di cui  all’art. 2“.

Dalla lettura degli elaborati di progetto di Viale Gusmini si evidenzia, di fatto, una ristrutturazione dell’asse viario esistente che, lungo la direttrice verso Castione della Presolana, prevede la realizzazione di tre rotatorie, la prima sull’innesto di via Mazzini, la seconda per l’accesso all’area Ex cinema Mirage e la terza all’altezza dello svincolo per Lovere. Il progetto proposto, oltre a quanto già indicato, non prevede significativi interventi di innovazione. È, per tanto, una ristrutturazione costosissima dell’asse stradale esistente che appare segnatamente finalizzata alle esigenze commerciali relative al progettato supermercato ubicato nell’area Ex cinema Mirage ed all’altro supermercato Testamarket, questi già esistente, anch’esso reso oggetto di un precedente P.I.I. nel quale sono previsti, in capo al medesimo, ampliamenti e ristrutturazioni.

La riqualificazione di Viale Gusmini è sicuramente un intervento che merita attenzione da parte dell’Amministrazione, ma in un’ottica di programmazione più generale che esamini/studi la viabilità e l’accessibilità complessiva della cittadina. La porta di accesso a Clusone deve avere qualcosa di più rispetto all’inserimento di tre rotatorie, di barriere spartitraffico fisse a separazione delle carreggiate, di marciapiedi e pavimentazioni. Il progetto approvato è solo, a sé stante, non è pensato come parte di  un  programma complessivo relativo all’ accessibilità cittadina, alle sue linee di mobilità, ad un sistema  ciclopedonale, alla situazione dei parcheggi, alle zone di traffico limitato etc. È, pertanto, un progetto limitato ad un tratto di viabilità che risulta funzionale soltanto, come già osservato, all’attività di due esercizi commerciali, uno erigendo e l’altro già esistente.

In questo periodo di crisi economica in cui la finanza pubblica è anche condizionata dal “Patto di stabilità” si determinano gravi e pesanti limitazioni alle finanze comunali (già negativamente interessate dal pesantissimo carico di oneri finanziari relativi alla restituzione dei mutui accesi negli anni scorsi dalle precedenti amministrazioni, che assorbono ogni anno dal bilancio comunale, tra il pagamento dei tassi d’interesse e la restituzione del capitale, un importo di circa Euro 1.100.000) ed è quindi essenziale che le risorse generate dai Piani Integrati trovino più opportune modalità d’impiego. A titolo esemplificativo, e non esaustivo, si segnalano la manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio comunale (strade, marciapiedi, parchi pubblici, edifici pubblici), la riqualificazione energetica degli edifici di proprietà comunale, l’installazione di impianti in grado di produrre energia da fonti rinnovabili.
La scuola dell’infanzia Clara Maffei, la cui realizzazione è legata al conferimento di standards qualitativi da parte di un consorzio costituito fra gli operatori di un altro Programma Integrato d’Intervento che si articola su tre comparti distinti “Fiorine (ex suore Olandesi), Villa Gaia e Canossiane”, a distanza di oltre due anni e mezzo, è inspiegabilmente paralizzata e l’aspettativa della sua realizzazione è, allo stato attuale, ingenerosamente delusa oltretutto dalla mancanza di informazioni certe da parte dall’Amministrazione.

La decisione di orientare le poche risorse disponibili sulla ristrutturazione di Viale Gusmini, di fronte all’elenco delle necessità sopra descritte, è già una circostanza che non ci trova  consenzienti, e l’obbiettivo relativo alla realizzazione del palazzetto dello sport multifunzionale è, nonostante i tempi di crisi economico-finanziaria, più opportuno rispetto alla parziale sistemazione di un asse stradale. Il Comune di Clusone, stante le imposizioni dettate dalle attuali normative nazionali, in proiezione, sarà impossibilitato a contrarre nuovi mutui fino al 2025. Ciò significa che l’importo di circa € 1.800.000 derivante dallo standard di qualità del P.I.I. “Area ex Mirage”, in questo momento costituisce l’unica cospicua risorsa da destinare alla realizzazione di un’opera di interesse pubblico.

Il comune di Clusone è notoriamente privo di una ricettività sportiva in quanto le strutture presenti non sono in grado di accogliere le diverse associazioni operanti sul territorio comunale e di ospitare manifestazioni sportive ufficiali e non.  Le attuali strutture  sul territorio comunale  sono:
* Palestre di proprietà della Provincia di Bergamo:
- Palazzetto dell’Istituto Fantoni per il cui utilizzo le associazioni sono tenute al pagamento di tariffe orarie particolarmente onerose e che non offre adeguata sistemazione al pubblico che intende seguire gli eventi ospitati. Inoltre presenta, a pochi anni dalla realizzazione, la necessità di continui interventi di manutenzione.
- Palestra dell’Istituto Fantoni anch’essa concessa a titolo particolarmente oneroso, non è omologata ad ospitare manifestazioni di campionati sportivi ufficiali e presenta notevoli problematiche all’impianto di riscaldamento oltre a richiedere interventi di riqualifica degli impianti e delle attrezzature che sono al momento inadatti alla pratica dell’allenamento.
* Palestra presso il Patronato San Vincenzo, richiede anch’essa interventi di manutenzione dell’area di gioco e presenta condizioni del sistema di riscaldamento particolarmente inefficaci e fatiscenti a tal punto di aver costretto alcune società alla sospensione degli allenamenti.
* Palestra dell’Istituto Rezzara, presenta la stessa impossibilità di utilizzo ufficiale essendo l’omologazione incompatibile con le sue modeste dimensioni.
* Palestra delle scuole medie, di proprietà comunale, che sempre a causa delle dimensioni, non può essere omologata per l’utilizzo in manifestazioni sportive ufficiali.

L’obiettivo della realizzazione di un centro sportivo multifunzionale di proprietà comunale riveste carattere strategico in relazione alla natura e alla vocazione della comunità clusonese: la più numerosa dell’intera alta valle di cui costituisce, da sempre, il naturale capoluogo e punto avanzato di riferimento civile, commerciale, industriale, di erogazione di servizi sovra comunali e di accesso a progetti e strutture educative, formative e di intrattenimento. Alcune comunità del nostro comprensorio hanno già risolto da anni questo problema dotandosi di impianti  perfettamente funzionanti (Rovetta, Castione della Presolana e, sull’asta del serio, Villa d’Ogna, Ardesio, Valbondione, Valgoglio etc). Lo sport, l’educazione e la cultura, sono parti di un “unicum”, organi di un corpo unitario: la nostra città e la nostra comunità. Non sono meno attuali, utili o efficaci dei servizi socio-sanitari con i quali vanno ad interagire in un sistema di “welfare” che pone le sue fondamenta sul benessere delle persone e sullo sviluppo di una salutare convivenza di comunità. Queste parti rivestono uguale rilievo e sono analogamente irrinunciabili. Una struttura sportiva polivalente concorre a concretizzare un progetto di “benessere” nel senso più puro del termine, quale elemento di coesione per la cittadinanza; un nuovo “laboratorio” che possa realizzare una rilevante opportunità di crescita sociale e culturale per la nostra città.
Lo sport odierno si qualifica come un fenomeno socio-economico di primaria importanza, essendo riconosciuto come uno dei più efficaci strumenti educativi e formativi che favoriscono l’integrazione e la solidarietà, poiché capace di osservare attentamente le nuove generazioni e contemporaneamente rivolgersi all’età matura.
In tali prospettive si inquadra l’esigenza di una struttura sportiva polivalente la quale possa offrire spazi ed occasioni di tipo:
-         sportivo generalmente inteso: utilizzo da parte delle diverse associazioni sportive territoriali etc;
-         educativo: promozione di stili di vita sani, incontri ed iniziative su svariati temi quali, ad esempio, l’educazione civica etc;
-         culturale e creativo: corsi, spettacoli ed approfondimenti su musica, danza, arte etc;
-         formativo: corsi di sport, serate di approfondimento scientifico etc;
-         turistico:  eventi ed iniziative di promozione turistica di richiamo quanto meno regionale etc;
-         informativo: organizzazione, ad esempio, di giornate di orientamento scolastico o sulle opportunità legate al mondo del lavoro in cui si incontrino sinergicamente domanda e offerta etc;
-         altro.
Soddisfare tale esigenza significa scommettere sull’educazione, sulla salute e sulla cultura dei giovani e della società civile generalmente intesa. Abbiamo bisogno di edificare conoscenza, investire sui luoghi della produzione culturale e della formazione sportiva e non.

Di fronte a questi benefici di carattere civico e di sviluppo sociale, gli argomenti che poco sommessamente vengono uditi in pubblici dibattiti relativi ai costi futuri di mantenimento e gestione della struttura in esame, sono del tutto fuorvianti. Non a caso tutte le strutture sociali e quelle che erogano servizi pubblici hanno naturalmente dei costi: le scuole di tutti i gradi costano così pure gli ospedali, gli asili nido, le scuole materne etc. Non è escluso, per altro, che un’attenta gestione di un complesso, ben progettato e bene costruito, possa generare sufficienti redditi che siano idonei al suo mantenimento e alla sua conservazione, come è già risultato in numerose realtà anche prossime.

In luogo della cancellazione tout court dell’iniziativa del consorzio cui erano legati i tre P.I.I. già convenzionati, si doveva pensare di costruire l’opera in argomento, se mai in diverse fasi temporali: si poteva “spacchettare” l’opera e prevederne la sua costruzione a blocchi o a moduli e non sciogliere il consorzio deputato alla sua realizzazione.

Infine, la realizzazione di Viale Gusmini comporta un impegno di spesa di Euro 2.228.647,66 così disaggregati: € 1.814.416,20 di standards qualitativi ed € 414.231,46 di oneri di urbanizzazione primaria e secondaria. Gli importi relativi agli oneri di urbanizzazione pari ad Euro 414.231,46 non vengono versati direttamente al comune ma saranno impiegati dalla società titolare del P.I.I “Area ex cinema Mirage” per realizzare la rotatoria e gli svincoli stradali prospicienti l’area di sua  proprietà. L’impegno da parte del soggetto attuatore ad impiegare una parte di tale somma per realizzare l’infrastruttura stradale descritta è corretto. Gli oneri dovuti per l’ urbanizzazione secondaria devono, invece, essere versati al comune unitamente al costo di costruzione ed utilizzati dall’Ente  per i compiti di istituto segnatamente indicati dalla legge.

In relazione a quanto precede i sottoscritti,

SI OPPONGONO

Alla delibera N° 61 del 31/10/2013,  avente ad oggetto l’adozione di variante al Programma Integrato di Intervento denominato “Area ex cinema Mirage”.

e pertanto
CHIEDONO

che l’Onorevole Consiglio Comunale provveda alla  sua revoca.

Distinti saluti

Clusone, li 21 dicembre 2013

Nessun commento:

Posta un commento