Illustrissimo Signor Sindaco
del Comune di Clusone
OPPOSIZIONE ALLA DELIBERA N° 60 DEL
31/10/2013: ADOZIONE DEL PIANO PRELIMINARE DI COORDINAMENTO D’AREA - ART 22
N.T.A. (Norme Tecniche di Attuazione) DEL PIANO DELLE REGOLE.
L’Amministrazione
Comunale, con la delibera in oggetto, propone un progetto preliminare di coordinamento
che interessa l’area di Viale Giorgio Gusmini. Il costo complessivo dell’intervento
è definito nel computo metrico estimativo redatto in data 24/09/2013 in Euro 2.228.647,66.
L’impegno di spesa farà capo alla Doss Retail s.r.l. a seguito di una proposta
di variante della convenzione in atto del P.I.I. (Piano Integrato di
Intervento) che prevede, come standard qualitativo, gli interventi necessari
alla riqualificazione di Viale Gusmini, previsti anche dal P.P.C.A. (Piano
Preliminare di Coordinamento d’Area).
Gli standards
qualitativi del P.I.I. “Area Ex cinema Mirage” erano destinati, unitamente a
quelli relativi ai P.I.I.“Comparto Valflesh” e “Collina San Giorgio”, alla
realizzazione di un palazzetto dello sport. Per tale finalità, i tre operatori
interessati avevano costituito un consorzio con atto del notaio Alberto Maria
Ciambella del 18-19 novembre 2009. L’Amministrazione Comunale, a sua volta, per
concretizzare la realizzazione di tale struttura, aveva approvato, con delibera di Giunta Comunale N°
114 del 09/09/2009, il progetto dell’opera stessa della quale aveva individuato
anche l’ubicazione e la giacitura su un’area adiacente al Centro Sportivo in
località “Prati Mini” appositamente acquistata, per tale univoco scopo, dalla
Comunità Montana Valle Seriana Superiore in data 12 marzo 2007.
Il corrispettivo
versato dal Comune per l’acquisizione di detta area, di circa mq 8.750,00, è stato pari ad € 262.500,00 più
le spese di trasferimento (registro e notaio) e, tra gli accordi contrattuali
assunti dal Comune nell’ambito della stipula della Convenzione per la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport, vi
è, tra gli altri, quello che, ai sensi dell’art. 7 della convenzione stessa, prevede:
“Il comune di Clusone s’impegna alla
realizzazione della presente convenzione entro il termine dei cinque anni dalla
sottoscrizione della stessa. La mancata realizzazione del Palazzetto dello
Sport da parte del comune di
Clusone comporterà il vincolo perpetuo
ad uso sportivo delle aree di cui all’art. 2“.
Dalla lettura degli
elaborati di progetto di Viale Gusmini si evidenzia, di fatto, una
ristrutturazione dell’asse viario esistente che, lungo la direttrice verso
Castione della Presolana, prevede la realizzazione di tre rotatorie, la prima
sull’innesto di via Mazzini, la seconda per l’accesso all’area Ex cinema Mirage
e la terza all’altezza dello svincolo per Lovere. Il progetto proposto, oltre a
quanto già indicato, non prevede significativi interventi di innovazione. È, per
tanto, una ristrutturazione costosissima dell’asse stradale esistente che
appare segnatamente finalizzata alle esigenze commerciali relative al
progettato supermercato ubicato nell’area Ex cinema Mirage ed all’altro
supermercato Testamarket, questi già esistente, anch’esso reso oggetto di un
precedente P.I.I. nel quale sono previsti, in capo al medesimo, ampliamenti e
ristrutturazioni.
La
riqualificazione di Viale Gusmini è sicuramente un intervento che merita attenzione
da parte dell’Amministrazione, ma in un’ottica di programmazione più generale
che esamini/studi la viabilità e l’accessibilità complessiva della cittadina.
La porta di accesso a Clusone deve avere qualcosa di più rispetto
all’inserimento di tre rotatorie, di barriere spartitraffico fisse a
separazione delle carreggiate, di marciapiedi e pavimentazioni. Il progetto
approvato è solo, a sé stante, non è pensato come parte di un programma complessivo relativo all’ accessibilità
cittadina, alle sue linee di mobilità, ad un sistema ciclopedonale, alla situazione dei parcheggi,
alle zone di traffico limitato etc. È, pertanto, un progetto limitato ad un
tratto di viabilità che risulta funzionale soltanto, come già osservato,
all’attività di due esercizi commerciali, uno erigendo e l’altro già esistente.
In questo
periodo di crisi economica in cui la finanza pubblica è anche condizionata dal
“Patto di stabilità” si determinano gravi e pesanti limitazioni alle finanze
comunali (già negativamente interessate dal pesantissimo carico di oneri
finanziari relativi alla restituzione dei mutui accesi negli anni scorsi dalle
precedenti amministrazioni, che assorbono ogni anno dal bilancio comunale, tra
il pagamento dei tassi d’interesse e la restituzione del capitale, un importo
di circa Euro 1.100.000) ed è quindi
essenziale che le risorse generate dai Piani Integrati trovino più opportune
modalità d’impiego. A titolo esemplificativo, e non esaustivo, si segnalano
la manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio comunale (strade,
marciapiedi, parchi pubblici, edifici pubblici), la riqualificazione energetica
degli edifici di proprietà comunale, l’installazione di impianti in grado di
produrre energia da fonti rinnovabili.
La scuola dell’infanzia
Clara Maffei, la cui realizzazione è legata al conferimento di standards
qualitativi da parte di un consorzio costituito fra gli operatori di un altro Programma
Integrato d’Intervento che si articola su tre comparti distinti “Fiorine (ex
suore Olandesi), Villa Gaia e Canossiane”, a distanza di oltre due anni e mezzo,
è inspiegabilmente paralizzata e l’aspettativa della sua realizzazione è, allo
stato attuale, ingenerosamente delusa oltretutto dalla mancanza di informazioni
certe da parte dall’Amministrazione.
La decisione di
orientare le poche risorse disponibili sulla ristrutturazione di Viale Gusmini,
di fronte all’elenco delle necessità sopra descritte, è già una circostanza che
non ci trova consenzienti, e l’obbiettivo
relativo alla realizzazione del palazzetto dello sport multifunzionale è,
nonostante i tempi di crisi economico-finanziaria, più opportuno rispetto alla parziale
sistemazione di un asse stradale. Il Comune di Clusone, stante le imposizioni
dettate dalle attuali normative nazionali, in proiezione, sarà impossibilitato
a contrarre nuovi mutui fino al 2025. Ciò significa che l’importo di circa €
1.800.000 derivante dallo standard di qualità del P.I.I. “Area ex Mirage”, in
questo momento costituisce l’unica cospicua risorsa da destinare alla
realizzazione di un’opera di interesse pubblico.
Il comune di
Clusone è notoriamente privo di una ricettività sportiva in quanto le strutture
presenti non sono in grado di accogliere le diverse associazioni operanti sul
territorio comunale e di ospitare manifestazioni sportive ufficiali e non. Le attuali strutture sul territorio comunale sono:
* Palestre di
proprietà della Provincia di Bergamo:
- Palazzetto
dell’Istituto Fantoni per il cui utilizzo le associazioni sono tenute al
pagamento di tariffe orarie particolarmente onerose e che non offre adeguata
sistemazione al pubblico che intende seguire gli eventi ospitati. Inoltre
presenta, a pochi anni dalla realizzazione, la necessità di continui interventi
di manutenzione.
- Palestra
dell’Istituto Fantoni anch’essa concessa a titolo particolarmente oneroso, non
è omologata ad ospitare manifestazioni di campionati sportivi ufficiali e
presenta notevoli problematiche all’impianto di riscaldamento oltre a
richiedere interventi di riqualifica degli impianti e delle attrezzature che
sono al momento inadatti alla pratica dell’allenamento.
* Palestra
presso il Patronato San Vincenzo, richiede anch’essa interventi di manutenzione
dell’area di gioco e presenta condizioni del sistema di riscaldamento
particolarmente inefficaci e fatiscenti a tal punto di aver costretto alcune
società alla sospensione degli allenamenti.
* Palestra
dell’Istituto Rezzara, presenta la stessa impossibilità di utilizzo ufficiale
essendo l’omologazione incompatibile con le sue modeste dimensioni.
* Palestra delle
scuole medie, di proprietà comunale, che sempre a causa delle dimensioni, non
può essere omologata per l’utilizzo in manifestazioni sportive ufficiali.
L’obiettivo
della realizzazione di un centro sportivo multifunzionale di proprietà comunale
riveste carattere strategico in relazione alla natura e alla vocazione della
comunità clusonese: la più numerosa dell’intera alta valle di cui costituisce,
da sempre, il naturale capoluogo e punto avanzato di riferimento civile,
commerciale, industriale, di erogazione di servizi sovra comunali e di accesso a
progetti e strutture educative, formative e di intrattenimento. Alcune comunità
del nostro comprensorio hanno già risolto da anni questo problema dotandosi di
impianti perfettamente funzionanti (Rovetta,
Castione della Presolana e, sull’asta del serio, Villa d’Ogna, Ardesio,
Valbondione, Valgoglio etc). Lo sport, l’educazione e la cultura, sono parti di
un “unicum”, organi di un corpo unitario: la nostra città e la nostra comunità.
Non sono meno attuali, utili o efficaci dei servizi socio-sanitari con i quali
vanno ad interagire in un sistema di “welfare” che pone le sue fondamenta sul
benessere delle persone e sullo sviluppo di una salutare convivenza di
comunità. Queste parti rivestono uguale rilievo e sono analogamente
irrinunciabili. Una struttura sportiva polivalente concorre a concretizzare un progetto
di “benessere” nel senso più puro del termine, quale elemento di coesione per
la cittadinanza; un nuovo “laboratorio” che possa realizzare una rilevante
opportunità di crescita sociale e culturale per la nostra città.
Lo sport odierno
si qualifica come un fenomeno socio-economico di primaria importanza, essendo riconosciuto
come uno dei più efficaci strumenti educativi e formativi che favoriscono
l’integrazione e la solidarietà, poiché capace di osservare attentamente le
nuove generazioni e contemporaneamente rivolgersi all’età matura.
In tali
prospettive si inquadra l’esigenza di una struttura sportiva polivalente la
quale possa offrire spazi ed occasioni di tipo:
-
sportivo generalmente
inteso: utilizzo da parte delle diverse associazioni sportive territoriali etc;
-
educativo:
promozione di stili di vita sani, incontri
ed iniziative su svariati temi quali, ad esempio, l’educazione civica etc;
-
culturale
e creativo: corsi, spettacoli ed approfondimenti su musica, danza, arte etc;
-
formativo: corsi di sport, serate di approfondimento scientifico etc;
-
turistico: eventi ed iniziative di promozione turistica
di richiamo quanto meno regionale etc;
-
informativo: organizzazione, ad esempio, di giornate di orientamento
scolastico o sulle opportunità legate al mondo del lavoro in cui si incontrino
sinergicamente domanda e offerta etc;
-
altro.
Soddisfare tale esigenza significa
scommettere sull’educazione, sulla salute e sulla cultura dei giovani e della
società civile generalmente intesa. Abbiamo bisogno di edificare conoscenza,
investire sui luoghi della produzione culturale e della formazione sportiva e
non.
Di fronte a
questi benefici di carattere civico e di sviluppo sociale, gli argomenti che
poco sommessamente vengono uditi in pubblici dibattiti relativi ai costi futuri
di mantenimento e gestione della struttura in esame, sono del tutto fuorvianti.
Non a caso tutte le strutture sociali e quelle che erogano servizi pubblici hanno
naturalmente dei costi: le scuole di tutti i gradi costano così pure gli ospedali,
gli asili nido, le scuole materne etc. Non è escluso, per altro, che un’attenta
gestione di un complesso, ben progettato e bene costruito, possa generare
sufficienti redditi che siano idonei al suo mantenimento e alla sua conservazione,
come è già risultato in numerose realtà anche prossime.
In luogo della cancellazione tout court dell’iniziativa del consorzio
cui erano legati i tre P.I.I. già convenzionati, si doveva pensare di costruire
l’opera in argomento, se mai in diverse fasi temporali: si poteva “spacchettare”
l’opera e prevederne la sua costruzione a blocchi o a moduli e non sciogliere il
consorzio deputato alla sua realizzazione.
Infine, la
realizzazione di Viale Gusmini comporta un impegno di spesa di Euro 2.228.647,66
così disaggregati: € 1.814.416,20 di standards qualitativi ed € 414.231,46 di
oneri di urbanizzazione primaria e secondaria. Gli importi relativi agli oneri
di urbanizzazione pari ad Euro 414.231,46 non vengono versati direttamente al
comune ma saranno impiegati dalla società titolare del P.I.I “Area ex cinema
Mirage” per realizzare la rotatoria e gli svincoli stradali prospicienti l’area
di sua proprietà. L’impegno da parte del
soggetto attuatore ad impiegare una parte di tale somma per realizzare
l’infrastruttura stradale descritta è corretto. Gli oneri dovuti per l’ urbanizzazione secondaria devono, invece, essere
versati al comune unitamente al costo di costruzione ed utilizzati dall’Ente per i compiti di istituto segnatamente
indicati dalla legge.
In relazione a quanto
precede i sottoscritti,
SI OPPONGONO
Alla delibera N° 60 del 31/10/2013, relativa all’adozione del Piano preliminare
di coordinamento d’area - ART 22 NTA del piano delle regole - il cui
dispositivo recita quanto segue: “[…]di adottare il PIANO PRELIMINARE DI
COORDINAMENTO D’AREA, costituente piano particolareggiato di maggior dettaglio
del piano di governo del territorio, così come rappresentato negli elaborati
progettuali redatti dall’arch. Gianni Giacomo Baretti […]” ed elencati
in delibera.
e pertanto
CHIEDONO
che l’Onorevole Consiglio Comunale
provveda alla sua revoca.
Analisi corretta e proposta logica ed ovvia per amministratori NORMALI. Lo spacchettamento dei PII di fatto toglie una possibilita' importante alla comunita' di Clusone di realizzare interventi significativi e di grande portata per lo sviluppo del paese. SPORT__ALBERGHI_STRUTTURE RESIDENZIALI che si tradurrebbero in lavoro per le imprese e lavoro per i dipendenti. Solo miopia sul futuro puo' suggerire quanto si sta facendo
RispondiElimina